S’intitola ‘Il Mare dalla Luna’, il nuovo disco della
Banda Rulli Frulli
Tommaso canta ‘Dove dorme la luna di giorno’, brano per il quale ha scritto il testo sulla traccia narrativa di questo disco: un viaggio metaforico di una ciurma di ragazzi marinai nello spazio e nelle sue profondità. Tra i molti ospiti, Cristina Donà e Bob Corn.
Noi li abbiamo conosciuti dietro al palco del Concerto del Primo Maggio nel 2016, quando anche loro si esibivano a Roma.
In mezzo al caos del backstage del concertone si aggiravano un mucchio di ragazzini con le magliette da marinaretti, e altrettanti genitori a correre loro dietro. Tra quelle facce, visi conosciuti, volti di vecchi amici con cui avevamo condiviso palchi in tanti festival emiliani nel corso degli anni, come Federico Alberghini per esempio, batterista dei Three In One Gentlemen Suit, qui nella veste di direttore della Banda. Ritrovarsi. Scoprire quanta energia ci fosse sopra e sotto al loro palco.
Per descrivere quest’avventura Tommaso ha scritto:
‘Amo la Banda RulliFrulli per diversi motivi.
Il primo è artistico: hanno un suono devastante, una carica ancestrale unita a un gusto per il ritmo e la sua scomposizione che è figlio di molte influenze diverse ma catalogabile sotto il grande ombrello del rock’n’roll.
Il secondo motivo è politico: i RulliFrulli sono un esempio mirabile di quello che possono fare gli individui quando si mettono insieme, quando si uniscono per un obiettivo. Nel loro caso, ridare speranza ed energia a un territorio duramente colpito dal sisma emiliano del maggio del 2012 (e a tutte le scosse che sono seguite nei lunghi mesi successivi). La musica, oltre che intrattenere, è in grado di offrire una cosa importantissima: consolazione.
Se aggiungo il principio che si danno di lavorare sull’integrazione, sul concetto che la disabilità non vada repressa o ghettizzata ma al contrario vissuta, condivisa, prima di tutto nel fare, nel ritmo, che aiuta a trovare un linguaggio comune; se penso non solo ai ragazzi e alle ragazze della Banda, ma a tutta la rete di genitori e supporters della città di Finale Emilia e dei Comuni vicini; se penso alla loro sala prove e al loro laboratorio creato per riutilizzare materiali di recupero e farne strumenti musicali e percussioni; allora cosa devo aggiungere per dire che la Banda RulliFrulli è un esempio da supportare e seguire? Non sono i soli, le orchestre che lavorano sui concetti di educazione e intergrazione sono numerose nel nostro paese, e vanno valorizzate.
Quando mi hanno chiesto di partecipare al loro nuovo disco, ‘Il mare dalla luna’, mi ha fatto un enorme piacere e ho cercato di raccontare l’universo e la nostra curiosità di piccoli esseri umani per il cosmo attraverso gli occhi di un bimbo e di un nonno che giocano in un parco, come li vedo e conosco, avendo figli e genitori che mi aiutano a tirarli su.’